THE SHED, L'EDIFICIO CHE SI SPOSTA!
Il nuovo centro culturale di New York.
Nello specifico si tratta di una struttura progettata da Diller Scofidio + Renfro, in collaborazione con Rockwell Group, che sarà localizzata vicino alla High Line, un parco realizzato su un segmento di 2,33 km in disuso della West Side Line, una ferrovia sopraelevata lungo il lato occidentale di Manhattan. |
Grazie alla creazione di quest’importante edificio, verrà ampliato il piano di sviluppo immobiliare, favorito dalla municipalità newyorkese, dato che sarà suddiviso in 8 livelli, che accoglieranno:
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Perchè verrà costruito questo particolare edificio? Lo scopo della struttura è quella di ospitare una forma alternativa di architettura che si collega al design, alle esibizioni artistiche e ai nuovi media. |
L’idea della sua costruzione è partita da un noto prototipo: il Fun Palace, pensato dell’architetto britannico Cedric Price negli anni ’60. A quei tempi il suo intento era quello di costruire un edificio per lo spettacolo, ma poi non fu più realizzato. Anche questo progetto era basato sulla modificabilità e sul contributo attivo degli utenti nella gestione dello spazio. |
The Shed realizza in parte quella “visione” attraverso una struttura principale “statica” e un guscio esterno, capace, all’occorrenza, di muoversi fino a occupare la piazza con le proprie dimensioni. In questo modo si andrà a realizzare una struttura aggiuntiva e indipendente: un’imponente sala coperta per spettacoli dal vivo o altri eventi. |
Il telaio in acciaio del guscio sarà rivestito con pannelli in ETFE traslucido, un polimero dalle eccellenti prestazioni per quanto riguarda anche a livello di isolamento. |
Guidato secondo sistemi analoghi a quelli delle infrastrutture ferroviarie, il guscio si sposterà a una velocità massima di un quarto di miglio all’ora, grazie a carrelli scorrevoli su binari. Il tempo impiegato per raggiungere la massima apertura è di 5 minuti. |
Ti starai sicuramente chiedendo quanto costerà un simile intervento... Recentemente, a favore dell’ultimazione dei lavori intrapresi nel 2015, Bloomberg Philantropies ha donato 60 milioni di dollari. Si raggiunge così la quota di 421 milioni di dollari, su 500 attesi, per la campagna di raccolta fondi. Una donazione arrivata in corrispondenza all’ultimazione delle strutture portanti in acciaio. |