Quando è iniziata la tua carriera lavorativa nel Network L’Arte di abitare servizi immobiliari?

Sono entrato in L'Arte di Abitare il 12 ottobre 2012, avevo appena finito l’università a Padova conseguendo la laurea in Storia e stavo iniziando ad approcciarmi al mondo del lavoro. Cercavo un’azienda e un ruolo professionale che mi garantisse una possibilità di crescita, avevo già una visione imprenditoriale del lavoro, per cui quello che desideravo era un ruolo che mi coinvolgesse in prima persona. All’epoca trovai un annuncio del Gruppo L’Arte di Abitare su un portale on line, ricercavano consulenti immobiliari, inviai il mio curriculum vitae e mi recai in sede per effettuare dei colloqui. Ebbi la fortuna di fare il colloquio con l'Amministratore Delegato dell’Arte di Abitare, fu un vero colpo di fulmine. A quel punto mi dissi che quella realtà poteva davvero diventare casa mia. 

Ripercorrendo il tuo intero percorso con L’Arte di Abitare, quali sono stati gli step fondamentali della tua carriera lavorativa? 

Sono partito da zero, non sapevo nulla del mercato immobiliare, per cui sono partito dal basso facendo la classica gavetta. Ho cominciato l’attività di ricerca in zona porta a porta e telefonica, e piano piano sotto la guida del Manager della filiale di Piove di Sacco, Morris Gottardo, e con i corsi nella sede madre, sono stato formato e perfezionato. Devo dire che il percorso formativo che offre l’azienda è un aspetto che ho apprezzato moltissimo. Non sei mai lasciato solo, soprattutto all’inizio, c’è una formazione costante, affiancamento diretto nell’attività e poi una formazione teorica realizzata nella sede principale. Il percorso formativo per me è stato fondamentale, perché mi ha insegnato a fare il lavoro.

Nella mia carriera ho inizialmente rivestito il ruolo di consulente di primo livello nella Filiale L’Arte di Abitare di Piove di Sacco. Ho fatto tutti gli scatti di carriera che prevedeva il percorso lavorativo, passando da consulente di primo livello a quello di secondo livello fino a raggiungere il ruolo di responsabile consulenti e infine Manager di filiale. La svolta è arrivata nel 2016 quando sono stato premiato come miglior consulente tra tutti i consulenti del Gruppo. Vincendo la classifica il Gruppo L’Arte di Abitare mi ha dato l’opportunità di una nuova progettualità offrendomi il ruolo di Manager della filiale di Jesolo. Anche qui è continuato il processo formativo per poter gestire al meglio la filiale, con un affiancamento del mio percorso manageriale. Credo fortemente che la formazione e l’aggiornamento costante siano in effetti uno dei veri segreti di questo mestiere. A fine 2018 ricevo un’altra gratifica, vengo premiato come miglior Manager, una grandissima soddisfazione personale perchè a competere con me nella classifica c’erano i miei maestri, le persone che mi avevano insegnato il lavoro.

Perché hai scelto l’Arte di Abitare rispetto ad altri network?

L’Arte di Abitare è un network unico nel mercato perché non è un’agenzia immobiliare, è una concessionaria immobiliare. Grazie ad una buona strategia di acquisizione e alla cantieristica del nostro partner Industrie Edili Holding che produce il nuovo costruito, si crea una filiera diretta. L’agenzia trova le opportunità immobiliari nei singoli mercati e Industrie Edili Holding immette sul mercato il nuovo, noi acquisiamo il vecchio e offriamo il nuovo, con il vantaggio che arriva direttamente dal produttore. 

Ora che la tua carriera è avviata, consiglieresti questo percorso ad altre persone?

Lo consiglierei perchè è un percorso che porta a soddisfazioni oggettive e ad una realizzazione personale. Non è importante il talento, non bisogna essere per forza portati per questo mestiere, ma
bisogna avere la voglia e la perseveranza di farcela. Ci vuole tanto metodo, il metodo conta per l’80% solo il 20% è talento. Bisogna accettare le vittorie e le sconfitte, riuscendo a imparare dalle sconfitte, è una questione di determinazione, la determinazione è il valore fondamentale all’interno di questa azienda.